10) La mia risposta alla Maestra Z , (da: GIUDICATE VOI ! Versione breve).

La mia risposta alla Maestra Z

Gentilissima  Maestra Z, in uno dei suoi interventi lei afferma  "... sicuramente i compiti ad un bimbo con problemi sono stati dati con un certo criterio e sono convinta del fatto che ad un disprassico in particolare sia utile un certo lavoro a livello motorio, purchè il 'dopo' dei compiti arrivi e non ci si mascheri dietro un po' di spallucce e un 'pazienza' se non sono stati fatti' ma non per i compiti bensì per quel senso del dovere che noi maestre cerchiamo ogni giorno di insegnare ai vostri figli e che troppo spesso viene disatteso da una bassa considerazione verso la scuola e ciò che essa rappresenta, cioè uno strumento di crescita educativa e non un baby parking."
Io sono daccordo con lei quando dice che dopo l'esercizio motorio puo' arrivare il momento per i compiti, e che il senso del dovere sia un valore assoluto che deve essere trasmesso. Le diro' che la mia considerazione per la scuola è elevatissima, soprattutto perchè deve essere uno strumento per la crescita educativa. Come lei sostiene. Sull'accezione del vocabolo "educativo" forse non andiamo più daccordo. Educere significa tirar fuori, far uscire. Se vogliamo leggerlo in modo Montessoriano, il bambino viene educato se lasciato libero di esplorare il suo mondo, con la certezza che in ogni bambino, neurotipico o non, prima o poi si produce la scintilla che lo spingerà verso l’apprendimento. Quella scintilla è  la curiosità di ogni bambino, e la funzione educativa della Maestra è proprio di promuovere questa curiosità, con l'autorevolezza di chi sa' conquistare l'interesse dei bambini non con lo strumento della punizione, che pure a volte si rende necessaria.
Se vogliamo leggerlo in modo Steineriano, c'è un noto aforisma di Rudolf Steiner che recita:"Ci sono soltanto tre modi efficaci per educare: con la paura, con l'ambizione, con l'amore. Noi rinunciamo ai primi due." Steiner aveva capito che lo sviluppo emotivo del bambino gioca un ruolo fondamentale nell'educazione, perchè, come ebbe modo di dimostrare Greenspan molti anni dopo, ("Essential Partnership " 1989 e "Playground Politics" 1993), fornendo ai genitori e agli operatori, anche pedagogici, una mappa degli stadi di sviluppo che i bambini percorrono dalla nascita fino all'età di 10 anni. Attraverso lo sviluppo emotivo, nasce lo stimolo per lo sviluppo del senso-motorio prima e del cognitivo poi. Se invece vogliamo scomodare anche Feuerstein, che con il suo metodo, senza urla nè punizioni, ha insegnato a bambini Down di 5 anni a leggere, l'intelligenza "è un vaso da riempire", un "muscolo da allenare". L'educazione intesa in senso metacognitivo ha come obiettivo quello di educare i processi di pensiero sviluppando e stimolando le funzioni coinvolte. Cio' necessita la facilitazione di un mediatore, (che poi puo' essere la/il  maestra/o),  che aiuta il bambino a ragionare e a costruire una solida autostima. La metacognizione insegna ad amare il nuovo, il difficile, ad appropriarsi del concetto di flessibilità, a trovare strategie alternative di problem solving. Non è meraviglioso tutto questo? Non trova che i suoi orizzonti educativi siano un po' ristretti? La esorto ad espanderli.
Quando afferma che:
"Per quanto riguarda l' intervallo purtroppo abbiamo visioni diverse , condivido la sua in parte, ci sono infatti bambini a cui basta parlare per far capire di aver fatto qualcosa di sbagliato , altri a cui questo non basta. D'altronde sono abituati cosi anche a casa , dove viene tolta tv, play, feste,piscina ecc ecc in caso di marachelle et similia.", lei dichiara apertamente la sua mancanza di autorevolezza e sposa gli stessi sistemi spicci di quei genitori che non sono in grado di capire che certi compartamenti dei bambini esprimono un disagio. Lei applica lo stesso modello educativo di quei genitori che sono responsabili della cattiva condotta di alcuni suoi alunni. Provi a cambiare sistema. Li stupisca facendo qualcosa di inconsueto come cantare, o parlare in silenzio recitando una poesia. Crei stimoli sensoriali. Costruisca la partecipazione collettiva, cambi l'orientamento dei banchi, dia ruoli e responsabilità ai bambini più difficili.......perchè mancano di autostima. Il bambino si stupisce ancora, a differenza dell'adulto.
Sia creativa quando è più difficile esserlo. Non ha idea di quanto possa essere efficace. Noi genitori di bambini disprassici lo siamo o abbiamo imparato ad esserlo. E sa perchè? Perchè il problema più grande del bambino disprassico è la funzione attentiva! Se riesce a far stare attento un bambino disprassico o ADHD lo saranno tutti. E ricordi che questi bambini soffrono di un disturbo legato agli stimoli sensoriali, (disordine dell'elaborazione sensoriale). Sono iperestesici o ipoestesici. Battere sulla cattedra, esporli ad una luce eccessiva, rumori, voci, soprattutto urla, ma anche scrivere con lo stridìo del  gesso sulla lavagna o trovarsi le mani piene di gesso, oppure il silenzio assoluto, l'immobilizzazione al posto di banco....o il contrario esatto di tutto cio' possono essere un problema.
Togliere la ricreazione non è educativo è solo deprivativo. Non esiste alcun messaggio educativo in questo. Ed è controproducente per l'insegnante perchè il risultato sarà solo una diminuita attenzione nell'ora successiva, per non parlare del fatto che senza il necessario nutrimento, il cervello funziona male.
Quando dice:

"...la scuola non può sobbarcarsi la spesa di fotocopie per schede ad personam..", dimostra di non capire quanto i bisogni individuali dei bambini siano importanti, e di avere la flessibilità di una sbarra di acciaio. Le potrei elencare circa un centinaio di modi diversi per fare quello che lei espone come un impedimento assoluto al pari di un enunciato matematico.
Chiedere l'aiuto dei genitori, dividersi il lavoro con altre colleghe, (tanto torna utile per gli anni successivi), scaricare da internet schede già esistenti, cercare uno sponsor locale, cercare uno sponsor culturale, chiedere aiuto ad una ONLUS, al LIONS locale , al ROTARY locale, ai pensionati della bocciofila, etc. etc.

E per concludere, la sua affermazione: "....proprio perchè tengo alla massima integrazione per questi bambini" , è sicuramente vera, e io mi auguro che lei sia cosi' intelligente da rimanere qui con noi, a respirare gli accadimenti di tutti i giorni, ad ascoltare i pianti, la disperazione e la gioia pulita di madri e padri che ogni giorno devono affrontare vessazioni di tutti i generi...a volte...a partire proprio dalle persone più care: la propria famiglia, i primi a non capire.
Per cui non si offenda se oggi gliele abbiamo suonate, perchè domani siamo pronti ad accoglierla con l'affetto che si riserva ad una persona cara. Noi saremo capaci di questo, e pieni di gioia, perchè riuscire a cambiare il suo punto di vista per noi rappresenta la certezza che altri bambini con bisogni speciali, come i nostri figli,  saranno capiti. Lei sarà capace di questo perchè lo ha già affermato con chiarezza: "Se sono in questo forum è per imparare.". Benissimo: oggi sa che da noi c'è tanto da imparare e tanto da ascoltare. E' un occasione fantastica per arricchire il suo bagaglio culturale. La invito a prendere un caffè con me, magari assieme ad altre mamme del XXXXXX giacchè sono vicino a XXXXX XXXX .....cosi' potro' raccontarle come sara' andata.....domani.....scusi Maestra il bisticcio di parole.....ma domani il mio bimbo inizierà la prima elementare....e sono sopraffatto dall'emozione e dalla voglia disperata che per mio figlio la scuola non sia l'incubo che ho vissuto io!
A presto Maestra...un abbraccio forte da papa' Enrico!



PER I COMMENTI CLICCATE QUI !
SI TROVANO A FONDO PAGINA. 

 http://novapediatrica.blogspot.it/p/giudicate-voi.html

GRAZIE !

Nessun commento:

Posta un commento