9) GIUDICATE VOI ! (Versione integrale)

GIUDICATE VOI (versione integrale)


Domani si ricomincia la scuola....... E dopo tanta lotta si ricomincia senza aver finito i compiti.......... E se le maestre si arrabbiano...... Pazienza!
Potreste credere che questa innocente  osservazione possa generare una querelle virtuale su Facebook, con minacce di azioni legali e 110 interventi sul post???

Beh...leggete qui.


X) Domani si ricomincia la scuola....... E dopo tanta lotta si ricomincia senza aver finito i compiti.......... E se le maestre si arrabbiano...... Pazienza!

 

Maestra Z) Pazienza ? Ma lo stai portando a scuola o dalla baby sitter ? A volte mi fate cascare le braccia , pretendete il massimo dalla scuola ,ma Intanto non fate finire i compiti e dite ' pazienza '... Mah...

X) Guarda che io non pretendo tanto dalla scuola...... Anche perché sappiamo che i nostri figli lavorano 12 mesi l'anno...... Anche perché il mio non hai finito di lavorare con la terapista...... Quindi ecco perché pure non c'è la fa a finire i compiti...... Ma perché tu riesci a farli finire tutti?

Y) I nostri bambini non hanno avuto tante ferie come gli altri, il mio le sue 5 ore a settimana di terapia le ha fatte per tutta l'estate a parte quando siamo partiti.Il mio i compiti li ha voluti finirei ma le sue terapiste erano contrarie e le maestre hanno detto che non c'erano problemi, quello che non si finiva serviva da ripasso nei primi giorni di scuola.


X) Infatti la mia maestra di matematica d'italiano ha detto la stessa cosa. Poi sapete una cosa i pensieri sono altri, la cosa più fastidiosa e dover iniziare e non avere la maestra di sostegno.

V) Noi abbiamo finito i compiti e siamo riusciti a fare anche il resto riposarsi andare al mare ecc ecc. abbiamo fatto poche pagine al giorno cosi non si è stancato ma quasi quotidianamente. a noi la scuola riapre il 12 cosi per una settimana riesco a farlo riposare completamente.



Maestra Z) Bravo V , dividere il lavoro è la strategia giusta ! Il tuo bambino eviterà di essere preso in giro dai compagni e di avere una bella sgridata dalla maestra ... Se poi la maestra è una come me eviterà anche di finire i compiti durante gli intervalli.


X) Allora tu sei una maestra..... Ti posso dire una cosa...... Mi ritengo fortunata a non avere una maestra come te...... E ti dirò di più mio figlio aveva una maestra come te era proprio lei a trattario in modo diverso.... Invece le maestre che ha adesso lo trattano in modo normale come tutti gli altri.


A) Scusate, ma non ho mai sentito che i compiti delle vacanze debbano essere obbligatoriamente finiti, sennò la maestra si arrabbia ! Anzi, di solito le maestre dicono di far fare si i compiti, ma senza stressarli questi bambini, devono rientrare a scuola riposati e rilassati, pronti per un nuovo anno scolastico ... anche mia figlia non li ha finiti e quest'anno va in prima media, ma non voglio stressarla, siamo tutto l' anno in giro con gli impegni ... logopedista.. terapista... danza... catechismo... tra lei e il fratello , non c'è un attimo di tranquillità !!!

S)
Hai ragione!


A)  e' sconvolgente che una maestra possa pensare queste cose !!!! per fortuna non mi è mai capitato ! e mia figlia non ha la maestra unica sono tante e devo dire tutte bravissime e sempre disponibili, ma soprattutto vicine ai loro alunni....certo che quando devono essere severe lo sono.... le hanno lasciate per andare alle medie, in un fiume di lacrime, da parte di tutti, alunni e genitori... il loro lavoro lo hanno svolto in modo eccezionale e per fortuna quest'anno mio figlio inizia la prima elementare, e mi trovo le stesse maestre... altri 5 anni insieme !!!!

V)
noi ci teniamo molto ai compiti si possono fare i compiti e far divertire i bambini basta organnizzarsi.

A) anche io ci tengo molto ai compiti, e quello che ho scritto non significa che non ci sto dietro anzi... il libro delle vacanze è quasi finito, ma non è che se manca una paginetta devo stressarla... preferisco tra le due cose che mi inizi l' anno serena... Dicono le maestre che il libro estivo serve a far esercitare i bambini, ma non devono sentirsi obbligati come a scuola... e poi V lei non sa gli impegni che purtroppo hanno i miei figli, quindi sono sicura che lei si organizzerà in base ai suoi di impegni, io lo faccio per i miei... ma le dico mia figlia è uscita dalla quinta elem. con voti ottimi, questo per farle capire che non è la paginetta estiva in più o in meno.

A)  ho letto il commento di sotto V, quindi vedo che gli impegni li abbiamo in comune

Maestra Z) Ho dato ai bambini un libro vacanze di circa sessanta pagine piene di figure , quindi di effettivamente operative sono circa cinquanta , volete dirmi che non devo arrabbiarmi se non lo finiscono in tre mesi ? Mi spiace ma la trovo una grande mancanza di rispetto e la prendo come un fregarsene della scuola.

C)  Mio figlio va ancora alla materna, per me 5 gg di terapie a settimana non sono poche, però penso che seguirei il bambino, se se la sente anche una parte, x esempio qui i centri chiudono tutti in agosto, magari con mio figlio proverei a sfruttare quel periodo, se però deve diventare un incubo durante la vacanza, alla maestra porterei i lavori fatti a logopedia psioo-motricità e quant'altro. Magari se le maestre mi obbligassero chiederei alle terapiste di svolgere lavori per quanto possibile seguendo il libro delle vacanze... ove possibile chiaramente. Siccome da noi è ancora facoltativo e ho libri a casa da colorare/riempire e stickers che lui usa ogni morte di papa non mi son posta il problema.


U) 
Maestra Z ti sei chiesta se non è forse il tuo atteggiamento ad essere una mancanza di rispetto verso bambini e rispettive famiglie per i quali ogni singolo lavoro richiede il doppio dell'impegno, dello sforzo, del sacrificio, con spesso risultati non soddisfacenti e quindi frustranti per i bambini.
Forse non sa di cosa sta parlando......Mio figlio non basta che gli dico fai e dopo basta che verifichi se ha eseguito correttamente. Lo devo affiancare, devo "scomporgli" il ragionamento, aiutarlo a costruire la logica, a capire, a impostare il lavoro. Tutto ciò va fatto perché sia efficace, perché abbia un senso. Se un altro ci mette mezz'ora, noi ne impieghiamo 3. Nessuno si piange addosso, non molliamo, ma sentire certi discorsi qualunquisti urta. La nostra maestra che è una persona intelligente e che è stata una fortuna pazzesca aver trovato, dice che è molto più importante l'aspetto emotivo, l'accettazione da parte del bimbo dei suoi tempi, delle sue difficoltà, rispetto alla mera esecuzione del compito. Questo pensiero riassumeva il "pazienza". Purtroppo non tutte le maestre sono altrettanto competenti....


A) Allora... i compiti delle vacanze, quando ci sono, vuol dire che bisogna farli... ma il significato di questi, e questo non lo dico io, ma maestre elementari, serve a non far dimenticare dei concetti acquisiti durante l'anno scolastico, è un ripasso in pratica. E aggiungo di più....i bambini che si sentono in un certo senso obbligati a farli, e li fanno per carità, ma senza provare piacere e divertimento, vanno per forza di cose incontro a stress... a maggior ragione se ci sono dei problemi, quali la disprassia.... E' ovvio poi, e questo la maestra Lucia Cinque, sicuramente lo saprà, che ci sono bambini più veloci e pronti, a cui questo non causa alcun problema, ma ci sono bambini con molte difficoltà, che durante l'anno fanno molta fatica a stare al passo con gli altri... e allora, si ai compiti, si al dovere, ma con un certo criterio e tenendo conto di tante cose, i bambini non sono tutti uguali. E ricordiamoci una cosa... più un bambino si sente obbligato e più farà una cosa solo perché noi glielo chiediamo... ma senza capirne il significato e il valore... I nostri ragazzi a scuola... sono invogliati alla lettura, ai compiti e non sentono ciò come un dovere, ma come un piacere, che si prova ad aprire un libro , a sentire un racconto, a prendere un libro dalla biblioteca scolastica e non vedere l'ora di finirlo, per mettere per iscritto ciò che hanno provato leggendolo e rendere partecipi sia la maestra e sia i compagni di classe. In questo modo crescono sentendo la scuola non solo come un dovere, ma imparano e si arricchiscono ogni anno di più...



Maestra Z) Proprio perché lo so i miei compiti sono sempre pochissimi , non venire a dirmi che cinquanta pagine in novanta giorni sono tante . Preferisco la qualità alla quantità , poco ma Buono.

Maestra Z) Completamente d'accordo con A , non avrei saputo dirlo meglio di lei. 




Maestra Z) Inutile dire che la scelta del libro delle vacanze è stata fatta in base alle problematiche della classe e posso assicurarvi che è stata ben ponderata .

A) l'importante è non perdere di vista il benessere dei ragazzi, in ogni caso


O) Signora Maestra Z, io ora parlo come mamma di una bambina neurotipica, molto brava a scuola peraltro, che entra in seconda elementare. Il mio piccolo è alla scuola materna, quindi vedremo quando toccherà a lui. Mi permetto di dire il mio pensiero: i libri di compiti sono una piccola tortura estiva, più o meno inutile. Li abbiamo fatti per senso del dovere, ma segnalo che le maestre e anche noi genitori non facciamo compiti delle vacanze, per noi le vacanze sono sacre! Noi grand torniamo a lavorare e abbiamo la sindrome post vacanziera, qualche cosa ci siamo scordati, ci battiamo una mano sulla spalla e ci diciamo: e vabbè, c vuole un po' per ingranare. I bambini invece no, devono fare i compiti?! E mi raccomando, bel compitino di ripasso la seconda settimana! (fatelo negli uffici il compitino di ripasso la seconda settimana, vedete che cosa esce). I bambini d'estate hanno bisogno di imparare in altro modo. Quando sento che lei tiene i bambini seduti all'intervallo a fare i compliti non finiti mi si accapona la pelle. Gli intervalli non si fanno saltare, mai, nè per i compiti nè perchè sono monelli, perchè i bimbi hanno bisogno di muoversi e non dare loro questa libertà è una vera violenza. I nostri veri compiti questa estate sono stati : giocare a scopa e rubamazzo (mia figlia è diventata velocissima nel calcolo mentale entro il 10) , giocare a dadi (con 4 dadi, per il calcolo mentale entro il 20, un po' più lenta, ma discreta), giocare a memory, snap, monopoli, forza 4.... Ma anche fare tutto il lavoro fisico di cui il suo corpo ha bisogno. Per fortuna mia figlia è veloce a fare i compiti, ma se mio figlio (il secondo, quelo che dei problemi) sarà lento a farli, la mia prorità sarà che faccia il lavoro di cui lui ha bisogno. E i compiti, non la prenda per una mancanza di rispetto, verranno dopo Un disprassico deve lavorare molto sulla sua coordinazione, è ipotonico e questo gl crea dei problemi a stare seduto per lungo tempo: se gli rinforzo la schiena con il nuoto aiuto anche il suo lavoro, signora maestra, perchè starà più facilmente seduto e attento in classe. Idem se rinforzo la sua autostima e le sue strategie. Mi scusi , ma i compiti delle vacazne che ho visto io non fanno queste cose, sono una mera ripetizione (non sempre ben fatta, di quegli errori su questi libri!) di quanto fatto durante l'anno.


Maestra Z) Mi spiace smentirla , ma io i 'compiti' li ho fatti , sia leggendo le nuove normative circa i bes, sia imparando ad usare il registro elettronico, sia accumulando e preparando materiale per il nuovo anno per alcuni casi difficili . Se tutti i bambini avessero le stesse opportunitã educative sarebbe per me un piacere non dare compiti , purtroppo spesso non ē cosï , sia per una crisi economica che sta divorando le famiglie, sia per difficoltã linguistiche , sia per tanti altri svariati motivi. In questi casi l'unico strumento per rinfrescare un po' la memoria di quanto fatto sono appunto i compiti, sperando sempre che ci sia verso la scuola quel benedetto 'senso del dovere' che tutti dovrebbero avere. Su questo intendo appunto soffrrmarmi, sicuramente i compiti ad un bimbo con problemi sono stati dati con n certo criterio e sono convinta del fatto che ad un disprassico in particolare sia utile un certo lavoro a livello motorio, purchè il 'dopo' dei compiti arrivi e non ci si mascheri dietro un po' di spallucce e un 'pazienza' se non sono stati fatti' ma non per i compiti bensì per quel senso del dovere che noi maestre cerchiamo ogni giorno di insrgnare ai vostri figli e che troppo spesso viene disatteso da una bassa considerazione verso la scuola e ciò che essa rappresenta, cioè uno strumento di crescita educativa e non un baby parking.
Per quanto riguarda l' intervallo purtroppo abbiamo visioni diverse , condivido la sua in parte, ci sono infatti bambini a cui basta parlare per far capire di aver fatto qualcosa di sbagliato , altri a cui questo non basta. D'altronde sono abituati cosi anche a casa , dove viene tolta tv, play, feste,piscina ecc ecc in caso di marachelle et similia.



O)  Mi perdoni, ma chi ha mai parlato di baby-parking? E che ne sa che dietro alle nostre scelte ci sia uno scarso senso del dovere o una scarsa considerazione rispetto alla scuola? Più che altro, mi stupisco che,se è informata sui bes, ritenga i libretti delle vacanze (per quel che ne so, non ce ne sono di differenziati, e lei ha parlato di libri non di schede personalizzate) uno strumneto valido in tutti i casi. Beh, non lo è. I libretti, non solo quelli delle vacanze ma in generale i libri delle elementari, gridano vendetta, lo si può dire? seimila caratteri tipografici diversi, pagine troppo affastellate e colorate, spiegazioni mica sempre comprensibili e lineari....per un bambino affetto da dislessia o problemi attentivi sono spesso terribili, e tutta questa confusione non giova neanche ai bambini normali perchè è gratuita. Ciò che voglio dire io è che le decisononi, specie ove ci sono problemi come la disprassia (lei è nel forum della disprassia), si prendono CON LA FAMIGLIA. E' un modo per rispettare le difficoltà reali dei bambini e dei loro genitori, ma anche la nostra capacità di discernere. Le assicuro che ci sono fior di genitori che ne sanno di didattica, con cui potrebbe essere utile confrontarsi. e le assicuro che se iun bambino fa terapia 5 volte alla settimana, non ha fatto le vacanze come tutti gli altri, e metterlo a fare i compiti all'intervallo è una vera aberrazione (preciso che è un'aberrazione anche per gli altri).


X) Signora Maestra Z le posso dire una cosa secondo me lei non sa bene i nostri bambini cosa passano durante l'estate. Penso che lei durante le vacanze abbia fatto le ferie, be i nostri bambini no. Il mio ha fatto solo 15 giorni di riposo e forse come dice l'altra mamma avranno anche loro il diritto di riposarsi. Non sono macchinette che lavorano 365 giorni l'anno. E secondo me le turba il fatto che da quest'anno dovrà lavorare di più perché hanno diminuito le ore di sostegno. Le posso dire io mi ritengo una mamma super fortunata, ma purtroppo le giornate mie come quelle di tanti altri genitori non girano sempre e solo intorno alla scuola. Perché i nostri bambini non devono lavorare solo con lo studio ma anche le azioni giornaliere perché le garantisco che anche solo mettersi un paio di pantaloni per loro è difficile. E spero vivamente che maestre come lei se ne trovino sempre meno. L'intervallo è sacro per tutti voglio vedere se a lei le tolgono l'intervallo per andare a prendere un caffè dopo solo due ore di lavoro........ Penso proprio che le darebbe un fastidio tremendo. Forse ha scelto il sito sbagliato per scrivere queste cose perché ci sono genitori consapevoli del problema dei propri figli che prima di parlare sono documentati e tutti i giorni combattono per rendere la giornata al figlio più facile possibile.

Maestra Z)  Sui libri non posso che darle ragione, ho scelto infatti il più adatto alla mia classe e anche il più concentrato tra quelli proposti nello scorso maggio , visionato poi e approvato dalle varie famiglie , l'editoria non offre molta scelta purtroppo e la scuola non può sobbarcarsi la spesa di fotocopie per schede ad personam . La ringrazio di avermi ricordato di essere nel forum sulla disprassia, a volte mi capita di generalizzare , proprio perchè tengo alla massima integraxione per questi bambini . In ogni caso resto dell'opinione che dire 'pazienza se non sono stati fatti i compiti' sia una scarsa considerazione nei confronti della scuola .

O) Va bè signora maestra, basta. è ovvio che non ci capiamo. dopo la sua ultima uscta sulla scarsa considerazione che daremmo alla scuola, io non insisto più. Spero che a mio figlo capiti una persona che abbia voglia di confrontarsi con me e non mi giudici poco attenta per scelte che non solo pondero, ma vico 24 ore su 24 sula mia pelle.


X) Le continuo a ripetere che la parola pazienza è scritta anche perché per lo meno nel mio caso tutti i giorni è una lotta aprire i libri farlo mettere sui libri con pianti e musi lunghi, e le assicuro che vedere il proprio figlio che durante le vacanze piange per fare i compiti le assicuro che non è bello...... E che ti dici mamma le mie vacanze quando arrivano!  Cara O  queste secondo me sono insegnanti che hanno paura di confrontarsi.

 

X) Cara O queste secondo me sono insegnanti che hanno paura di confrontarsi.
 

Maestra Z) Signora X, la invito a scusarsi per la sue illazioni in quanto offensive per me e per la professione che svolgo. Se sono in questo forum è per imparare , avere uno scambio costruttivo di opinioni e cercare di capire di più su una problematica tanto complessa e poco conosciuta come la disprassia.

O)
Si, va bè. Ma mio figlio a scuola ci dovrà andare. Ed è portato per la scuola (legge, conta, e manco 5 anni ha)! Ma ha i suoi tempi e le sue difficoltà! Verrà punito se non riesce a stare seduto? verrà punito se non è in grado di partecipare? Verrà giudcato o verrà aiutato? Che decisioni devo prendere io come genitore? A scuola di mia figlia, c'è una maestra che urla e basta. E se capita a mio figlio, me lo rovina, dopo tutto il sangue e sudore che ci costa dargli fiducia in se stesso. 

X) Io penso che non è come dice lei visto che si è attaccata ad una semplice parola pazienza, e ho visto che anche con Claudia non è riuscita a capire visto che ha ceduto. Io forse ho usato parole pesanti ma è quello che penso perché determinate maestre lavorano solo per i soldi. Capisco anche che fare questo mestiere non è facile, io come ripeto mi ritengo fortunata ho delle maestre che si confrontano con me e lavoriamo insieme per il bene mio figlio. E le garantisco che sta parlando con una mamma che il proprio figlio ha ripetuto la seconda elementare perché non sapeva ne leggere ne parlare ne scrivere. È le maestre che lo hanno preso hanno fatto una faticata oggi fa la quarta e legge come un bambino di prima forse ,ancora non scrive in modo autonomo. È non so mai se riuscirà ad avere un linguaggio appropriato. È quando vedo che l'intervallo seduti in punizione per i compiti mi posso anche arrabbiare. Anche perché è la sua frase che ha scatenato il putiferio in questo messaggio mio di sfogo.

O)  I bambini non dovrebbero MAI saltare l'intervallo, manco se ne hanno combinata una madornale. Stare seduti lunghe ore è nocivo per la loro salute. su questo manco si dovrebbe discutere. E non è neppure educativo.

X)  Ma infatti io la penso esattamente come te!


O)   Lo so X. e ciò che mi spaventa è che i nostri bimbi potrebbero essere puniti non per ciò che fanno, ma per ciò che sono. Un forte abbraccio e in bocca al lupo!!

 
X)  Grazie ho la tua stessa paura un abbraccio anche e un in bocca a lupo


Maestra Z) Io aspetto ancora le scuse esplicite , sono stata offesa in malo modo e sono state dette calunnie sul mio operato.



Maestra Z)  Ben venga il suggerimento di un castigo se ne combinano una grossa , credo di avere solo l'intervallo e i compiti... urlare per me serve a niente , parlare per molti serve a poco dato che se lo dimenticano dopo due minuti purtroppo....proposte?


O) La famiglia,Maestra Z , chiamare, parlare, capire e mica solo dare la propria interpretazione come unica e giusta. Cmq con i bambini urlare o parlare serve a poco se uno parla e urla troppo. Mia figlia ha una maestra ecezionale e una scarsissima, Fanno cose simili, e hanno gli stesi alunni. Una è amata e rispettata, per inciso non ha mai fatto saltare un intervallo a nessuno e non ala mai la voce. I bambini, tutti, la adorano. L'altra è un disastro urlante e supponente. I bambini non le voglion bene e per questo non c'è rimedio.

X) Cara O  io credo che non siamo capite e ti dirò di più non pensavo che un mio sfogo su questo gruppo che per noi è fondamentale scatenasse tutto questo. Cara maestra lei ha scritto delle cose e credo che come lei ha il diritto di dire la sua anche noi abbiamo il diritto di dire la nostra stiamo parlando tra persone adulte.



Maestra Z) Appunto perchè stiamo parlando da persone adulte dovrebbe capire la differenza tra esprimere un'opinione e calunniare. Come preferisce, ho copiato il post, sarà il mio avvocato a consigliarmi su come procedere. Detto cio ringrazio claudia per il costruttivo scambio di opinioni, proverò la strada consigliatami, sia mai che possa risetvarmi piacevoli sorprese ...Per fortuna non ho mai alzato la voce e i bimbi mi adorano, solo che faccii fatica a trovare un qualcosa che possa dare un freno ai piu indisciplinati , effettivamente cin le famiglie mi sono lamentata ma non ho avuto proposte concrete, se le fa piacere la terrò informata.


 

X) Io non la ho calunniata se lei pensa questo non so che dire....... Vuole le mie scuse io le posso anche fare......... Io le ho semplicemente detto quello che so che le ore di sostegno sono diminuite e se ha lei dava fastidio se non faceva l'intervallo. Io credo ancora di aver espresso una mia opinione non lo ne insultata ne calunniataho solo espresso un mio pensiero. Anche perché noi combattiamo tutto l'anno con queste che lei chiama calunnie, combattiamo contro genitori che parlano male dei nostri figli. Eppure andiamo avanti. Le posso chiedere solo una cosa ma come mai si è sentita così attaccata. Cosa le ha data fastidio il mio pensiero.


O)  X, ma che calunnie!!!


X) A  ne hanno dette tante su mio figlio, un esempio è stato escluso da una cosa successa per la recita di natale, la rappresentante ha pensato bene di non dirmi che dovevano essere tutti mascherati, questa è una delle tante. Ma non puoi capire quante ne ho dette a lei. E così via.


X) Se ti riferisci alla maestra guarda i messaggi che ho scritto e dimmi dove l'ho calunniata io non riesco a capire


O)  non hai calunniato nessuno..dove.



Maestra Z) Se al suo bimbo hanno fatto dei torti non può che dispiacermi , ma nob permetto che mi si venga a dire che mi turba dover lavorare di più per aiutare un bambino quando è proprio quello lo scopo del mio lavoro, inoltre io l'intervallo non lo faccio, nel nostro contratto non è previsto e non mi sono mai sognata di mollare li i bambini per farmi i cavoli miei, lo sa che se succede qualcosa durante la mia assenza sono perseguibile per legge?

X)  Guarda io capisco che si può essere arrabbiata ma questo succede per qualche sua collega che lo fa. Che come si può dire in romano voglia de lavora saltame addosso. È le possono garantire che lo fanno. Io non so cosa dirle ma sono punti di vista. E mi dispiace se lei se le presa così ma sarò di testa dura, ma non capisco la calunnia.


U)  La parola pazienza l'ho usata io e sono stata tacciata di non avere rispetto per la scuola, e di non insegnare il senso del dovere. Ma lo vede la maestra che è lei a partire con preconcetti e a giudicare senza conoscere e senza capire ciò di cui sta parlando? Di buono c'è che afferma di essere qui per imparare. Ma sono dell'idea che se qualcuno deve scusarsi quella è lei.

 X)   Infatti è questo che no riesco a capire mi attacca e non capisco il motivo comunque non so cosa, e poi dice che è pronta al dialogo. Io penso solo di avere espresso la mia opinione.

U)  Un neurologo mi disse che x i nostri bambini pretendere l'esecuzione del compito negli stessi tempi e modalità, e un po' come pretendere la stessa cosa da un miope al quale siano però stati tolti gli occhiali. Certo che anche il miope senza occhiali può eseguire il compito, ma deve prima risolvere il problema che gli altri non hanno di vedere. Quindi di fatto parte svantaggiato. Più fatica, più frustrazione, spesso risultati non incoraggianti. Mio figlio in particolare vuole ardentemente vuole fare come gli altri, quelli che fanno gli altri. È ansioso teme di non essere all'altezza, si sente frustrato. Siamo stati anche fino alle 23:00 tante volte a fare matematica perché lui voleva finire. Il pazienza significa: sei stato bravo figlio mio, ti sei impegnato tanto. Se non siamo riusciti a finire non è la fine del mondo, ce la faremo amore, ce la faremo assieme, un po' alla volta, con la tua grinta e determinazione ce la faremo! Quindi non significa affatto MANCO di rispetto al suo lavoro. Secondo me è lei che manca di rispetto a noi. Chieda lei scusa per la sua superficialità di giudizioza


A)  ma ragazze... io penso che qui si stanno travisando un po' le cose , scusatemi... io non credo che ci sia una e dico una maestra , che se il bimbo torna a scuola con il libro delle vacanze non completamente finito, lo colpevolizzi di qualcosa, a maggior ragione se il bimbo, qualsiasi problema abbia, non riesca a stare al passo con i tempi degli altri. No davvero, non posso crederlo. I compiti durante l'estate , sono , almeno secondo il mio parere, un buon modo, per non dimenticare il lavoro svolto a scuola, per tenere il cervello sempre in moto. E non sarà certo la paginetta in più o in meno , a fare la grossa differenza, ma è importante farli, anche quel poco che i bimbi con disprassia o altro riescano a fare. Non voglio difendere nessuno, ma penso che ciò che intendesse la Maestra Z, sia proprio questo, insegnare ai bambini grandi o piccoli che siano, con problemi e non, ad avere il rispetto giusto per la scuola, e rispettare , per quanto sia possibile, l'impegno dei compiti delle vacanze. E ciò non significa obbligarli a finire tutto. Meglio fare una pagina con voglia che due controvoglia. Controvoglia, nulla ha senso nemmeno i compiti delle vacanze, perché tanto dopo due giorni non si ricordano più nulla . Il punto è proprio questo. Il punto è proprio il rispetto dell' altra persona. Che sia della maestra verso l'alunno, ma anche il contrario. Anche mia figlia, ( domani inizia la prima media ), ha avuto dei problemi a scuola come nella vita, certo non gravi, ma ugualmente penalizzanti. E' stato molto faticoso per lei, provare a stare al passo con gli altri, ma ce l'ha fatta, è uscita dalle elementari con voti alti, 8 - 9 - 10 . Ma per arrivare a questo, dietro c'è tanto lavoro, da parte delle maestre, da parte nostra, ma soprattutto da parte sua. Anche lei aveva 6 appunt. settimanali, con logopedista, neuropsichiatra, lo sport . Quando lei ha iniziato la prima elementare ho avuto il secondo bimbo, che purtroppo fin dalla sua nascita ha avuto un sacco di problemi, anche abbastanza importanti. Quindi c'erano i problemi della bambina da una parte con la scuola e il maschietto con i propri , , che non sto qui ad elencare, mi ci vorrebbe tutta la notte. Non è stato facile per niente, so io quello che ho passato, ma ne sono uscita o quasi, ora è rimasta SOLO la disprassia . Ho cercato, e sottolineo cercato, di insegnarle il rispetto per gli altri, a scuola come a casa: e le ho sempre detto una cosa, non devi studiare per avere solo dei bei voti, ma devi studiare per te stessa, e non devi sentirti ok se prendi dieci, ma devi sentirti ok, quando hai dato il meglio di te stessa. Il meglio di se stessi, in tanti casi, e sarà così per mio figlio, visto che ha la disprassia, come tanti bambini qui, è quando sappiamo di aver messo tutte le nostre energie in qualcosa, anche per un compito, e in quel caso non è il risultato che conta, ma pensare e sapere di averci messo l ' anima, che più di così non potevamo dare. Io credo che questo sia il rispetto giusto. E ai bambini bisogna insegnargliele, queste cose. E vi posso assicurare che anche i bimbi con problemi vari, indirizzati in un certo modo, riescono , ovviamente con i loro tempi e modi , a dare il meglio di se stessi. E quando i risultati arrivano, elogiarli, e fargli capire, che con il lavoro soltanto si possono ottenere dei grandi progressi. Questo ovviamente è solo il mio modesto parere, ma una cosa credo di averla capita... di non cercare un alibi, non fraintendetemi, nel senso che se un bimbo ha problemi, non cercare di scusarlo se non riesce in qualcosa, ma di spronarlo, in questo modo si sentirà come gli altri e se non riuscirà oggi, saprà che ci riuscirà domani, ma deve lavorare per riuscirci. Ne uscirà rafforzato nella sua autostima.


O)  A , se leggi bene le pime battute qui nessuno ha detto che i bambini non devono fare i compiti. Ad una mamma mancava una paginetta, l'altra aveva finito, io pure (bambina neurotipica) ho fatto fare compiti. Sono del tutto certa che in alcuni casi gli strumenti cimpensativi possano diventare una pratica abusata che non aiuta i bambini, che poi, fuori dalla scuola, non avranno più alcuno "sconto". Però, c'è anche da essere critici, alle volte, sulla proposta della scuola. La maestra ha detto (nel forum della disprassia) che lei farebbe finire i compiti all'intervallo, ed è un'enormità.Se vuoi sapere perchè il bambino alle elemntari non ha finito i compit, mica punisci lui, ma convochi la madre (o pensiamo che a 8 anni siano loro a decidere se finire i compiti o meno?). Poi, parliamo anche di questi libercoli di compiti. Non sono un granchè, onestamente. Se c'è un problema, i compiti vanno pensati sulla base del problema, a mente aperta. Pagine affastellate e troppo colorate, spiegazoni che confondono, metodi didattici ultra superati come i regoli possono essere efficacemente contestai senza mancare per questo di rispetto. In particolare se c'è un problema, è prioritario lavorare sul problema, io veramente la penso così, Se un bambino ha strategie povere e non capisce la matematica, non lo uccido di addizioni, cerco delle alternative ludiche che gli facciano fare la stessa strada (la matematica analogica di bortolato, per esempio, che però mi ha portato dritto diritto a recuperare il mio vecchio domino con i puntini ed i dadi, per sfruttare al meglio il colpo d'occhio). Insomma, se non si può dire più niente e si deve abdicare al proprio intuito e competenze, io non ci sto. Non è questa la base del rispetto. Io rivendico il mio ruolo educativo acanto ai miei figli, e se la maestra mi vuole parlare di qualche mancanza nei compiti (non quest'anno, ma magari un altr'anno) io sarò solo felice di spiegarle che cosa c'è dietro. Se invece scopro che la maetsra mi ha tenuto la bimba seduta all'intervallo, sarà mia cura trovare un modo per comunicarle le mie osservazioni.
 
A)  ah ! ho dimenticato di aggiungere questo... mentre gli anni passati ho continuato le terapie anche durante l'estate, fermandoci solo per una quindicina di giorni ad agosto, quest' anno ho voluto fermarmi di più, tutto il mese di agosto, proprio per il motivo che, dato che a settembre W inizia la prima elementare, ho pensato che qualche terapia in più o in meno, non avessero fatto grandi differenze, se non farlo arrivare a settembre troppo poco riposato, visto che lo aspetta un anno molto impegnativo sotto tutti i punti di vista. Alla fine il discorso è sempre lo stesso, o almeno io lo percepisco in questo modo.ze

 O)  infatti, è un discorso di priorità! Io ho interrotto le terapie a luglio ed agosto e mi sono concentrata sul fargli fare tanto nuoto, tanto parco giochi e , pensa un po' , qualche compito con la sorella. a mio avviso aveva più bisogno di riforzare la schiena che di fare qualche seduta in più di psicomotricità.

 A)   O lo capisco, ma devi pensare che le maestre adottano il libro unico per tutta la classe, non è personalmente rivolto ad ogni problema del bambino, quindi ometti le paginette in cui tuo figlio non riesce, per compensare con qualche altro compitino magari suggerito dalla maestra in base al problema o da te, se sai come farlo esercitare , ma in ogni caso è vero purtroppo mano mano avranno sempre meno sconti. Però se tu per prima , critichi il libro vacanze, perché è troppo colorato , o non va bene per tuo figlio, non penso che gli trasmetti voglia di fare con l'entusiasmo giusto. Per quanto riguarda far stare un bimbo seduto a finire i compiti, mentre gli altri fanno ricreazione , in ogni caso non lo trovo giusto assolutamente...Mi sembra un'azione punitiva nei suoi confronti... ma davvero esiste una maestra che faccia una crudeltà simile ?t

 
O)  ehm ne esistono, eccome. nella classe di mia figlia si fa in continuazion, e visto che non servono a niente tengono seduto non soloil monello ma tutta la classe, pensa che bello. la maestra che ha interloquito con noi lo trova un modo accettabile di fare fare i compiti (lo ha detto lei). E' vero che mi scappa qualche commento di troppo sui libri alle volte, A . Ma diamine, con tutto quel che si sa di didattica, oggi, perchè non sono adeguati? Se ci sono problemi specifici, poi, perchè non dovrebbero essere individualizzati? Se la scuola non può sobbarcarsi le copie per le schede personalizzate (così ha detto la maestra), una maniera si trova (le copio io? me le mandi per email e le stampo? in realtà noi genitori portaimo la carta per tutto, inclusi gli avvisi delle feste scolastiche, è incredibile che non ci sia carta per fare fare dei compti personalizzati se uno ha un problema). A me pare mal posta la questione: o fai ciò che dico io, o non rispetti la scuola. Io la rispetto la scuola e rispetto le maestre (sono insegnante anche io). però la base del rispetto non è "zitto e mosca". Se vogliamo crescere dei bambini con un minimo di indipendenza di giudizio, i primi a essere liberi nelle nostre valutazioni siamo noi. Nella classe di mia figlia sono stata l'unica a protestare per gli intervalli seduti, a chiedere gli obiettivi per l'insegnamento dell'inglese (per le altre materie erano stati dai con molti dettagli). Lo chiedo personalmente all'nsegnante, non le parlo dietro. E non ho alcuna intenzione di sentirmi una "rompiballe" per questo.

 A)   Appunto per questo .... se non si vuole stare zitti e mosca, proporre delle idee nuove, parallele, con la scuola e su misura per i nostri problemi .. è ovvio che se ciò non accade la scuola prende delle misure uguali per tutti... ad es. il libro, hai provato a suggerire qualcosa alle maestre di tuo figlio ?

 A)   beh credo che ognuno sia libero di esprimere la propria idea, rispettando quelle degli altri, e non per forza sentirsi dei rompiballe :-)

 O)  mio figlio è ancora alla scuola materna. Mia figlia non ha problemi, quindi non ho detto nulla. Ho proposto a scuola l'affiancamento della madrelingua inglese (io ho una scuola di inglese), servizio che peraltro ho offerto gratis et amore (avrebbero pagato solo l'insegnante, non il mio servizio). Ho trovat una grande disponibilità da parte della preside a parlare di alcune cose (c'era stata una girandola di insegnanti di inglese), ma i genitori erano tutti restii a parlare della gestione della disciplina. A me non va giù che le maestre gridino, ma no, non l'ho detto apertamente. Sono rassicurata che Ele è forte e non soffre particolarmente di questo (o un po's i, ha paura di entrare in ritardo perchè la sgridano, ha paura di versare l'acqua per terra in mensa perchè le fanno saltare l'intervallo). ma quando toccherà al piccolo, certamente sarò più precisa.
 Comunque l'insegnante prevalente di mia figlia è eccezionale e io non avrei potuto fare nulla meglio di ciò che ha fatto lei. Se il libro non mi piace, chissenefrega. lei sta insegnando talmente tante cose e comunicando un tale amore ai bambini che io semplicemente mi tolgo il cappello davanti a tanta bravura. Non ho mai avuto, io, la fortuna di avere un'insegnante tanto sensibile e competente. paccato l'altra, ma la maggior pare delle ore sono gestite benissimo.

A)   beh sull'entrare in ritardo sono molto severi anche da noi, dall'inizio dell'anno, ( prima dell'inizio ci sono le riunioni, in cui si riassumono tutte le regole ), le maestre ci hanno detto che non tollerano ritardi se non accompagnati da permessi, e che se siamo in ritardo e la porta della classe è chiusa, non provare nemmeno a bussare, perché ci sarà negata l'entrata.Ora, detta così sembra un'ingiustizia, ma purtroppo questa regola è stata messa proprio per il motivo che se a una persona capita una volta a qualcuno capita spesso, per cui dopo tanti richiami alla puntualità, hanno preso una decisione drastica. Ovviamente il ritardo è penalizzante per tutta la classe, che interrompe l'attenzione per poi poter ricominciare, capitando peraltro molto spesso.Si sa come funziona, la gente approfitta un po' troppo. Per quanto riguarda il gridare, ti posso assicurare anche a me non piace, ma c'è un altro lato della medaglia... alcuni ragazzini sono purtroppo indisciplinati, e mi dispiace dirlo, ma mia figlia ha trovato grossi problemi per questo... durante le interrogazioni, non è più come una volta, i bambini chiacchierano in continuazione, si lanciano roba, ridono e altro... ora , convieni con me, che metti che ad essere interrogata c'è una bambina che ha già i suoi di problemi, cerca di prendere coraggio per iniziare il discorso, ogni volta si interrompe, quando sente tutto il casino che c'è in classe... ad un certo punto la maestra non ce la fa più .. e dopo aver invitato più volte al silenzio, nel rispetto dei tempi della bambina, ad un certo punto sbotta... A questo punto sfido chiunque a non strillare, a mantenere la calma.. ti dico non sempre è possibile, spesso vanno a casa rauche... E non lo dico per difendere le maestre, ma perché è proprio la realtà dei fatti.Certo far saltare l'intervallo per l'acqua caduta a terra, di certo non approvo questo comportamento...

U)  Anche l'insegnante - anzi LE insegnanti - di mio figlio sono delle persone meravigliose, straordinarie.

O)   infatti sui ritardi sono d'accordo, ma mi spiace che mia figlia ne abbia paura (noi non siamo mai in ritardo, grazie mio marito...non per merito mio, però una volta è successo ed era troppo nervosa). Anche sul casino capisco, però urlare non è il modo. tanto è vero che la nostra Meravigliosa non urla, mai. Come fa? Non lo so. Io lavoravo in clse anni fa e mica avevo questo talento che lei ha, soffrivo e sbottavo....però gridare davvero non è il modo. I bambini non ti prendono sul serio se abusi. mia figlia ha paura se capita a lei, ma prende in giro la maestra dell'altra sezione che" grida sempre, ma che è? la sentiamo fin qui" visto che anche a me alle volte capita di alzare la voce(e sbaglio), sapere che mia figlia prende in giro chi grida troppo mi ha un po' inibito.

A)   lo so, ma non è facile... e più diventano grandi, più è difficile gestirli in classe... infatti son contenta che la mia grande sia "capitata " in una classe di 22 alunni, rispetto ad altre in cui ce ne sono 28 - 29 . E dico capitata, perché ovviamente le classi vengono formate rispetto a certi criteri, e va bene così. Io vado a ninna, domani vanno accompagnati a scuola tutti e due, sarà una giornata densa di emozioni notte 

N)  K non ha finito i compiti. Non gli ha finiti perché in accordo con npi e terapiste abbiamo stabilito che il suo carico emotivo era alle stelle. Non abbiamo finito perché la parte emotiva non è da sottovalutare, perchè ha bisogno dei suoi tempi, perché è importante capire che avvolte per andare avanti bisogna dare un time out. Il bambino al centro il resto intorno. Danno il massimo per 9 mesi e un pò di tregua non fa male a nessuno....La verità è una sola. Non esistono regole ma bambini tutti diversi gli uni dagli altri...! Bisogna ascoltare il cuore oltre che la logica e rendere merito ai loro sforzi e riconoscere i loro bisogni che sono diversi dagli altri bimbi. La vera domanda è " in questo momento cosa serve a mio figlio? Allunno ... E paziente...?

U)  Ecco, N.... Proprio questo e' il punto.... Proprio questo fa la differenza (di approccio). Totalmente d'accordo con te.

N)  Maestra Z è una brava maestra e noi delle brave mamme. Lei litiga con mamme che negano disturbi e noi con maestre che non comprendono appieno la parte comunicativa dei nostri figli. Non si tratta di educazione ma di differenze nel esprimere ciò che di prova. Ma se dovessimo dare un occhiata alla disprassia , ai disturbi che ne derivano e alle loro difficoltà nel mondo che li circonda capiamo tutti che ogni bambino in questo è diverso. Emotivamente diverso e quindi non si può generalizzare.
  
M)  LA PARTE EMOTIVA INFLUENZA QUESTI BAMBINI, ED E' DA QUESTA CHE SI DEVE PARTIRE...

O)  ma la Maestra Z se ne è andata dal gruppo o qualcunol'ha rimossa??
 Non mi piacerebbe se l'avessero rimossa. Mi piacerebbe ancora meno se se ne fosse andata in seguito a questo scambio (non parlerebbe molto a favore della volontà di dialogo e confronto).

B)  le maestre di mia figlia mi dissero: prima la terapia e rieducazione, poi il resto, se non si parte da qui è inutile fare i compiti e stancarla....poi negli anni qualche volta non ha finito il libro estivo ma io lo dicevo a lei( maestra) e lei non ha mai sollevato grane, le sollevò un gruppetto di alunni a inizio 5 .... e lei davanti a tutti disse che mia figlai e un' altra erano giustificate dal fatto che in quanto dsa avevano più bisogno di riposo mentre il gruppetto era solo scansa fatiche ( confermo in toto) e che quindi nei 15 gg di scuola a settembre avrebbero dovuto finire ciò che non avevano fatto per motivi futili....

X)   O veramente la maestra è andata via......... Tanto fumo per poi andare via!


A)  NON DIMENTICHIAMOCI CHE OGGI è IL PRIMO GIORNO DI SCUOLA ! SICURAMENTE ANDATI VIA I BAMBINI, LE MAESTRE HANNO MOLTO DA ORGANIZZARE ANCORA...

U) Capisco gli impegni, il primo giorno di scuola, ma se è solo questo uno non entra nel gruppo, mica si cancella!!!!
Io sto anche giorni settimane senza entrare non mi cancello e reiscrivo ogni volta!
 
A) SE LE COSE NON SI SANNO, NON VEDO IL MOTIVO DI SALTARE A CONCLUSIONI AFFRETTATE
U)  Si si per l'amor di Dio. Non vedo neanche il motivo comunque di una "strenua difesa" a prescindere su un comportamento che almeno apparentemente non pare tanto congruo. Per il resto io la mia posizione l'ho espressa, così come lei la sua. Ognuno tragga le proprie valutazioni. Per me la questione specifica e' chiusa, non ha senso continuare sul personale. L'unica cosa che importa sono i nostri figli. Tutto il resto e' relativo
A)  MA COME FUNZIONA SCUSAMI .. O SI VA CONTRO O NON SE NE FA NULLA... IO PER ABITUDINE SE PARLO è Perché SO, SE NON SO, STO ZITTA... TUTTO QUA... A PARLARE PER IPOTESI SON BRAVI TUTTI ... NON è NULLA CONTRO DI TE, SIA CHIARO... MA NON DIRMI CHE DIFENDO QUALCUNO, SOLO Perché NON ATTACCO
A)  RIPETO .. NON HO NULLA CONTRO NESSUNO
  
U)  Guarda che la nostra e' una constatazione (si è cancellata) la tua un'ipotesi (è perché è iniziata la scuola). Con questa davvero chiudo perché sono polemiche inutili, a che pro? Non portano a nulla, non ha senso. Chiudiamola qui.
 A)  APPUNTO

La mia risposta alla Maestra Z

Gentilissima  Maestra Z, in uno dei suoi interventi lei afferma  "... sicuramente i compiti ad un bimbo con problemi sono stati dati con un certo criterio e sono convinta del fatto che ad un disprassico in particolare sia utile un certo lavoro a livello motorio, purchè il 'dopo' dei compiti arrivi e non ci si mascheri dietro un po' di spallucce e un 'pazienza' se non sono stati fatti' ma non per i compiti bensì per quel senso del dovere che noi maestre cerchiamo ogni giorno di insegnare ai vostri figli e che troppo spesso viene disatteso da una bassa considerazione verso la scuola e ciò che essa rappresenta, cioè uno strumento di crescita educativa e non un baby parking."
Io sono daccordo con lei quando dice che dopo l'esercizio motorio puo' arrivare il momento per i compiti, e che il senso del dovere sia un valore assoluto che deve essere trasmesso. Le diro' che la mia considerazione per la scuola è elevatissima, soprattutto perchè deve essere uno strumento per la crescita educativa. Come lei sostiene. Sull'accezione del vocabolo "educativo" forse non andiamo più daccordo. Educere significa tirar fuori, far uscire. Se vogliamo leggerlo in modo Montessoriano, il bambino viene educato se lasciato libero di esplorare il suo mondo, con la certezza che in ogni bambino, neurotipico o non, prima o poi si produce la scintilla che lo spingerà verso l’apprendimento. Quella scintilla è  la curiosità di ogni bambino, e la funzione educativa della Maestra è proprio di promuovere questa curiosità, con l'autorevolezza di chi sa' conquistare l'interesse dei bambini non con lo strumento della punizione, che pure a volte si rende necessaria.
Se vogliamo leggerlo in modo Steineriano, c'è un noto aforisma di Rudolf Steiner che recita:"Ci sono soltanto tre modi efficaci per educare: con la paura, con l'ambizione, con l'amore. Noi rinunciamo ai primi due." Steiner aveva capito che lo sviluppo emotivo del bambino gioca un ruolo fondamentale nell'educazione, perchè, come ebbe modo di dimostrare Greenspan molti anni dopo, ("Essential Partnership " 1989 e "Playground Politics" 1993), fornendo ai genitori e agli operatori, anche pedagogici, una mappa degli stadi di sviluppo che i bambini percorrono dalla nascita fino all'età di 10 anni. Attraverso lo sviluppo emotivo, nasce lo stimolo per lo sviluppo del senso-motorio prima e del cognitivo poi. Se invece vogliamo scomodare anche Feuerstein, che con il suo metodo, senza urla nè punizioni, ha insegnato a bambini Down di 5 anni a leggere, l'intelligenza "è un vaso da riempire", un "muscolo da allenare". L'educazione intesa in senso metacognitivo ha come obiettivo quello di educare i processi di pensiero sviluppando e stimolando le funzioni coinvolte. Cio' necessita la facilitazione di un mediatore, (che poi puo' essere la/il  maestra/o),  che aiuta il bambino a ragionare e a costruire una solida autostima. La metacognizione insegna ad amare il nuovo, il difficile, ad appropriarsi del concetto di flessibilità, a trovare strategie alternative di problem solving. Non è meraviglioso tutto questo? Non trova che i suoi orizzonti educativi siano un po' ristretti? La esorto ad espanderli.
Quando afferma che:
"Per quanto riguarda l' intervallo purtroppo abbiamo visioni diverse , condivido la sua in parte, ci sono infatti bambini a cui basta parlare per far capire di aver fatto qualcosa di sbagliato , altri a cui questo non basta. D'altronde sono abituati cosi anche a casa , dove viene tolta tv, play, feste,piscina ecc ecc in caso di marachelle et similia.", lei dichiara apertamente la sua mancanza di autorevolezza e sposa gli stessi sistemi spicci di quei genitori che non sono in grado di capire che certi compartamenti dei bambini esprimono un disagio. Lei applica lo stesso modello educativo di quei genitori che sono responsabili della cattiva condotta di alcuni suoi alunni. Provi a cambiare sistema. Li stupisca facendo qualcosa di inconsueto come cantare, o parlare in silenzio recitando una poesia. Crei stimoli sensoriali. Costruisca la partecipazione collettiva, cambi l'orientamento dei banchi, dia ruoli e responsabilità ai bambini più difficili.......perchè mancano di autostima. Il bambino si stupisce ancora, a differenza dell'adulto.
Sia creativa quando è più difficile esserlo. Non ha idea di quanto possa essere efficace. Noi genitori di bambini disprassici lo siamo o abbiamo imparato ad esserlo. E sa perchè? Perchè il problema più grande del bambino disprassico è la funzione attentiva! Se riesce a far stare attento un bambino disprassico o ADHD lo saranno tutti. E ricordi che questi bambini soffrono di un disturbo legato agli stimoli sensoriali, (disordine dell'elaborazione sensoriale). Sono iperestesici o ipoestesici. Battere sulla cattedra, esporli ad una luce eccessiva, rumori, voci, soprattutto urla, ma anche scrivere con lo stridìo del  gesso sulla lavagna o trovarsi le mani piene di gesso, oppure il silenzio assoluto, l'immobilizzazione al posto di banco....o il contrario esatto di tutto cio' possono essere un problema.
Togliere la ricreazione non è educativo è solo deprivativo. Non esiste alcun messaggio educativo in questo. Ed è controproducente per l'insegnante perchè il risultato sarà solo una diminuita attenzione nell'ora successiva, per non parlare del fatto che senza il necessario nutrimento, il cervello funziona male.
Quando dice:

"...la scuola non può sobbarcarsi la spesa di fotocopie per schede ad personam..", dimostra di non capire quanto i bisogni individuali dei bambini siano importanti, e di avere la flessibilità di una sbarra di acciaio. Le potrei elencare circa un centinaio di modi diversi per fare quello che lei espone come un impedimento assoluto al pari di un enunciato matematico.
Chiedere l'aiuto dei genitori, dividersi il lavoro con altre colleghe, (tanto torna utile per gli anni successivi), scaricare da internet schede già esistenti, cercare uno sponsor locale, cercare uno sponsor culturale, chiedere aiuto ad una ONLUS, al LIONS locale , al ROTARY locale, ai pensionati della bocciofila, etc. etc.

E per concludere, la sua affermazione: "....proprio perchè tengo alla massima integrazione per questi bambini" , è sicuramente vera, e io mi auguro che lei sia cosi' intelligente da rimanere qui con noi, a respirare gli accadimenti di tutti i giorni, ad ascoltare i pianti, la disperazione e la gioia pulita di madri e padri che ogni giorno devono affrontare vessazioni di tutti i generi...a volte...a partire proprio dalle persone più care: la propria famiglia, i primi a non capire.
Per cui non si offenda se oggi gliele abbiamo suonate, perchè domani siamo pronti ad accoglierla con l'affetto che si riserva ad una persona cara. Noi saremo capaci di questo, e pieni di gioia, perchè riuscire a cambiare il suo punto di vista per noi rappresenta la certezza che altri bambini con bisogni speciali, come i nostri figli,  saranno capiti. Lei sarà capace di questo perchè lo ha già affermato con chiarezza: "Se sono in questo forum è per imparare.". Benissimo: oggi sa che da noi c'è tanto da imparare e tanto da ascoltare. E' un occasione fantastica per arricchire il suo bagaglio culturale. La invito a prendere un caffè con me, magari assieme ad altre mamme del XXXXXX giacchè sono vicino a XXXXX XXXX .....cosi' potro' raccontarle come sara' andata.....domani.....scusi Maestra il bisticcio di parole.....ma domani il mio bimbo inizierà la prima elementare....e  sono sopraffatto dall'emozione e dalla voglia disperata che per mio figlio la scuola non sia l'incubo che ho vissuto io!
A presto Maestra...un abbraccio forte da papa' Enrico!


POI....UNA SERIE DI COMMENTI (in tutto ad oggi oltre 120) .......

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